giovedì 19 dicembre 2013
Gli avvocati del calciatore: «L'atteggiamento del nostro assistito è il medesimo di due anni fa, nulla vi è da confessare perché nulla di illecito è stato commesso»
MILANO - "Le affermazioni di alcuni organi di informazione sui motivi che avrebbero indotto il procuratore della Repubblica di Cremona a secretare l'interrogatorio del Signor Luigi Sartor del 13 dicembre 2013 impongono alcune considerazioni. Ammesso e non concesso che il verbale dell'interrogatorio di Luigi Sartor sia stato secretato, cosa che non possiamo né affermare né smentire perché così impone la legge, ci chiediamo come si possa sostenere con tanta decisione che la domanda posta alla persona sottoposta ad indagini sia stata solo una e che la risposta fornita sia stata tale da poter essere definita una 'viratà". Ad affermarlo sono Antonino e Valentina Tuccari, i legali dell'ex calciatore coinvolto nella vicenda cremonese del calcioscommesse, che era stato nuovamente interrogato dal pm alcuni giorni prima degli ultimi arresti. '"Tali affermazioni non possono che essere supposizioni che gli autori dei pezzi sono, naturalmente, liberi di fare - commentano -. Avrebbero dovuto, però, chiarire che proprio di loro supposizioni si tratta e di null'altro". "L'atteggiamento di Sartor - concludono gli avvocati - è il medesimo di due anni fa: nulla vi è da confessare perché nulla di illecito è stato commesso, aperta collaborazione con la autorità nel rispondere con la massima completezza possibile alle domande poste, fiducia nell'operato della Giustizia".
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Calcioscommesse, i legali di Sartor: «Aperti a collaborare»
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