Due chef e il calcio, che coppia per la tv

MILANO - Due chef con la passione per lo sport e il calcio. Sono Davide Oldani e Filippo La Mantia, i giudici del nuovo programma di Mediaset "The Chef - Scelgo e Creo in cucina" che debutterà domani sera (ore 21,10) su La5. Alle selezioni si sono presentati in 5.000 e adesso sono rimasti in 14: per le prossime 11 settimane animeranno un talent di cucina destinato a raccogliere un grande successo. "In cucina come nello sport - ha spiegato il palermitano La Mantia - lo spirito di squadra è fondamentale e praticare karate fin da bambino mi è stato utile. Il rispetto delle regole, la disciplina, la sopportazione della fatica che il karate ti impone sono fondamentali nella vita di tutti i giorni". Amante del karate, La Mantia è anche appassionato di calcio e naturalmente del Palermo. "Soffro tantissimo - ha ammesso - e non solo adesso: da anni...". Nella sua cucina il presidente rosanero Maurizio Zamparini non lo vorrebbe ("Assolutamente no perché svirgolerebbe subito..."), mentre Gattuso lo accoglierebbe a braccia aperte: "Mi piace e farà un buon lavoro se Zamparini gli lascerà il tempo". Riguardo al ritorno in Serie A, però, il pessimismo si mischia alla scaramanzia: "Seguo il Palermo in televisione e faccio un tifo sfrenato, ma quest'anno non credo che centreremo la promozione. Prima è necessario costruire una squadra unita e il nuovo progetto è solo al primo anno. Diciamo che stiamo affilando le armi in vista del futuro". In rosanero vorrebbe rivedere Federico Balzaretti. "Come giocatore l'ho amato e insieme a sua moglie Eleonora Abbagnato è venuto spesso nel mio ristorante. Ho fatto anche il menù per il loro matrimonio".

OLDANI NERAZZURRO - Oldani, chef del D'O di Cornaredo, è invece interista. E' felice del rendimento della squadra finora, ma preferisce non sbilanciarsi: "Contro la Juventus ho visto un'Inter grintosa che mi è piaciuta parecchio. Anche le nostre nuove maglie sono bellissime. Più che nerazzurre sono blu e nero: trasmettono una grinta pazzesca... Mazzarri è bravo e nelle prime 3 giornate ha fatto molto bene. Attenzione però perché siamo all'inizio e la strada è lunga: lui comunque è la persona adatta perché è grintoso e ha un'espressione sofferente che mi piace". Oldani ha un passato da calciatore (nella Rhodense in C2), ma un grave infortunio a tibia e perone lo costrinse ad appendere le scarpette al chiodo a 16 anni. La passione per l'Inter gli è rimasta: "Per l'Inter e per il presidente Moratti che è il mio presidente. Spero rimanga perché so che è innamorato dell'Inter e vive di amore per la nostra squadra". Oldani è anche felice per il ritorno di Diego Milito: "Adesso può essere utile all'interno dello spogliatoio, ma quando sarà al top, come un ingrediente "speciale" può far fare il salto di qualità a un piatto, lui può dare un qualcosa in più all'Inter. Lo aspettiamo".

Andrea Ramazzotti

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