ROMA - I tifosi del Newcastle hanno fatto stampare migliaia di volantini e creato anche un sito internet: "sackpardew.com" (esonerate Pardew). E' partita una protesta di massa contro il tecnico inglese, che dopo sette giornate di Premier League è ultimo in classifica insieme con il Burnley e il Queens Park Rangers, due club neo-promossi. Alan Pardew si trova al centro di un'aspra contestazione e insegue ancora la prima vittoria stagionale in campionato: quattro pareggi, tre sconfitte, sette gol realizzati e quattordici subiti. I dirigenti, però, non si stanno facendo condizionare dagli umori della piazza. Il presidente Mike Ashley ha scartato la strada del divorzio e anche i giocatori si sono schierati al fianco di Pardew: «Non vogliamo il licenziamento dell'allenatore», ha spiegato Daryl Janmaat, terzino destro della nazionale olandese, arrivato al Newcastle in estate dopo una positiva esperienza nel Feyenoord.
IL RAPPORTO - La crisi del Newcastle, in base all'opinione prevalente dei tifosi del St. James' Park, ha un responsabile: Alan Pardew, 53 anni, ex centrocampista, ingaggiato dai "Magpies" nel 2010 in sostituzione dell'irlandese Chris Hughton. Un rapporto gelido, condizionato anche dai numeri: Pardew ha guidato il Newcastle in 170 partite e la sua media è di 1,35 punti (40,8% di vittiorie, 23,1% di pareggi e 36,2% di sconfitte). Ha un contratto con il club bianconero fino al 30 giugno del 2020 e in precedenza aveva guidato il Southampton, il Charlton Athletic, il West Ham e il Reading.
IL MODULO - Le acque sono agitate. Il Newcastle è retrocesso l'ultima volta in Championship (la serie B inglese) nel 2009 e l'anno dopo è subito tornato in Premier. Ma la squadra stavolta ha giocatori di valore e Pardew è convinto che si risolleverà presto con l'aiuto dei suoi elementi migliori: da Santon a Janmaat, da Coloccini a Colback, da Sissoko a Gouffran, da Obertan a Tioté e al centravanti franco-senegalese Papiss Demba Cissé, autore di due doppiette in questo avvio di stagione contro l'Hull City e lo Swansea. Pardew è ancora alla ricerca del modulo giusto. Ha provato all'inizio il 4-2-3-1, ma prima della sosta della Premier si è affidato al 4-5-1, in occasione del pareggio (2-2) sul campo dello Swansea.
IL REGISTA - Dopo aver chiuso lo scorso campionato al decimo posto, il Newcastle sta vivendo una fase molto critica: due punti raccolti in casa e due in trasferta. Solo il club di Pardew e il Burnley non hanno ancora vinto una gara. Ma la qualità non manca, come sottolineano anche le scelte del ct inglese Roy Hodgson, che si prepara a lanciare in nazionale Jack Colback, venticinque anni il prossimo 24 ottobre, il regista della squadra di Pardew. "Ginger Pirlo": così è stato definito da Hodgson. Un Pirlo dai capelli rossi, come ha dichiarato il ct alla fine di agosto, quando ha iniziato a progettare la nuova Inghilterra, in vista dell'Europeo del 2016. Colback è un centrocampista che organizza la manovra e detta i tempi di gioco: ordinato, veloce di gambe e di pensiero, ha un lancio lungo ed è pronto a debuttare nell'Inghilterra. Il Newcastle lo ha acquistato in estate dal Sunderland. Scelto da Pardew, è costato quattro milioni e mezzo di euro e ha firmato un contratto fino al 2019. Sette presenze in campionato e una in Coppa di Lega. Ricorda, per caratteristiche fisiche e tattiche, uno dei grandi protagonisti del vecchio Manchester United di Alex Ferguson: Coldback somiglia a Paul Scholes, "the silent Hero", l'eroe silenzioso, di quella squadra che dominato la scena a livello mondiale. E' mancino, è alto un metro e 77, è nato a Killingworh il 24 ottobre del 1989 e ha cominciato la carriera nelle giovanili del Sunderland. Oltre a Martin O'Neill e a Gus Poyet, Colback ha avuto come allenatori anche Steve Bruce e Paolo Di Canio.
volontari impegnati nella guerra, molti di loro non sono mai più tornati". Il Millwall ricorda così il 100esimo anniversario della prima guerra mondiale, indossando anche una divisa speciale con i colori delle forze armate e dedicando un servizio fotografico toccante: giocatori e mutilati di guerra insieme, schierati come un'unica squadra. La maglietta farà il suo esordio il prossimo 8 novembre, durante la partita contro il Brentford. Sarà acquistabile online attraverso il sito del club ed il ricavato andrà alla Headley Court Benevolent Fund, il fondo che aiuta il centro di riabilitazione militare inglese.
